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Per la rubrica libri da bere: un capolavoro di don Mario Vargas Llosa che col tempo sembra invecchiare bene, come un ottimo vino!

‘In che momento si era fottuto il Perù?’ è il micidiale attacco –considerato a ragione uno dei migliori incipit della narrativa di sempre- con cui si apre il terzo romanzo di un autentico Maestro della letteratura contemporanea e di sempre, don Mario Vargas Llosa. Saranno poi le 700 pagine successive a provare a dare una risposta a questa bruciante domanda e a dare forma al capolavoro dello scrittore peruviano in un testo che ha compiuto da poco 50 anni, ma che col tempo sembra invecchiare bene, come un ottimo vino. Non è il vino, però, a dare il là alla conversazione che troviamo anche nel titolo, bensì una birra, quella che bevono i due protagonisti, Santiago Zavala e Ambrosio, seduti ad un tavolo de ‘La Catedral’, un locale popolare e di dubbia fama,  dopo essersi ritrovati a distanza di moltissimi anni. L’incontro fra i due avviene in un canile dove Santiago, ora diventato giornalista e proveniente da una famiglia borghese, va alla ricerca del suo Batuque, che pare essere scappato. Ad occuparsi dell’uccisione dei cani, nella struttura, è Santiago, l’ex autista del padre di Zavala. Dopo un iniziale e comprensibile incredulità i due si trascinano nella bettola il cui ingresso ricorda l’entrata di una chiesa e fra una birra e l’altra danno vita e corpo a una conversazione che ha il sapore da un lato della riconciliazione, dall’altro della resa dei conti. 

Narrato con un ritmo incalzante e un montaggio che fa pensare subito al cinema, il romanzo vede i due uomini mettere in fila sul tavolo boccali di birra, fatti accaduti, pensieri e tanti, tantissimi nodi irrisolti personali e civili, che trasportano il lettore nel Paese ai tempi della dittatura di Odrìa. I due uomini parlano del rapporto di amore e odio che lega Santiago alla propria famiglia e in particolare al padre che aveva sostenuto il dittatore peruviano e le storie personali si affastellano una sull’altra mentre prende forma l’autobiografia del Perù, una biografia di un Paese perduto. Lo stile veloce, il mischiarsi continuo di piani, la narrazione che non condanna mai i personaggi  pur mettendo a nudo le meschinità di ogni singolo protagonista dell’affresco del Paese, rendono ‘Conversazione nella Cattedrale’ un libro imprescindibile e nella chiacchierata del titolo iniziano a sommarsi le voci di tutti i protagonisti di un’epoca storica fondamentale per il Perù. 

Per l’autore è stata l’opera più faticosa da scrivere, ma aggiungendo sempre che, dovendo salvare un’unica propria opera dalle fiamme, sceglierebbe proprio questa.

Fatica che però non si avverte nella lettura che scivola sotto gli occhi del lettore come farebbe della birra nella gola di chi beve.

E se parliamo di birra in questo momento una delle nostre preferite è la Gone Mental del progetto Antikorpo! Una West Coast Double IPA dal colore paglierino: l’attacco dolce ricorda la frutta esotica, come papaya e maracuja, contrappuntata da una punta leggermente acida sul finale che dice “bevimi” ad ogni sorso!

In enoteca abbiamo sia il libro che la birra, la combo perfetta per queste giornate di quasi primavera! 

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