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WILD COMBO – Il Tartufo

Un week end a mangiare tartufo???
Perché no!
Questo è il periodo giusto dell’anno: la fiera del tartufo bianco di Alba ha aperto i battenti i primi di ottobre e come ogni anno regala grandi soddisfazioni a chi ama questo prodotto così speciale!
Il desiderio di un weekend autunnale che profumi di bosco, tartufo e delizie era troppo forte, quindi sono partita!!!
La qualità di cibo da capogiro e vino meraviglioso è stata incredibile; mi sono resa conto di quante possibili esperienze gastronomiche offra il tartufo! Ogni chef ha la propria ricetta, ogni ristorante un abbinamento stagionale, ogni cittadina una specificità territoriale!
Questo mi ha fatto pensare a quanto
effettivamente sia complicato abbinare un vino ad un prodotto così particolare, unico e comunque eterogeneo !

Ecco allora che per il secondo appuntamento delle nostre wildCOMBO ci occupiamo del re indiscusso dell’autunno: il Tartufo! Forse una delle combo più complicate, tanto da mettere in serie difficoltà anche i più esperti sommelier!
Andiamo per ordine: dato che il tartufo non va assolutamente cucinato, l’abbinamento con il vino dipende da come lo prepariamo!
Vi proviamo a dare delle idee di piatto/abbinamento in base ad alcune tipologie di tartufo.


TARTUFO BIANCO
Avete la fortuna di avere un tartufo bianco pregiato, il frutto più prezioso del bosco, i cui prezzi sono seguiti e regolati dalla borsa, e che in alcuni casi raggiungo cifre da capogiro?!
Intanto, beati voi! Ma più importante, lasciate che il tartufo sia il protagonista indiscusso del piatto e il resto faccia da cornice. Dalla tradizione langarola arrivano i tajarin, le sottili tagliatelle all’uovo, conditi con burro e tartufo: se la pasta la fate voi aprite le danze con un calice di Cortese, cercate delle vecchie annate dove il vitigno ha avuto modo di acquistare lunghezza e profondità e provate la bellezza dell’incontro tra sapidità del vino e burrosità del piatto.
Dalle montagne valdostane arriva invece la fonduta di fontina con il bianco pregiato. Per questo tripudio di burro e formaggio, nel calice ricerchiamo magari uno chardonnay francese gourmand ed elegante: il sorso minerale e teso e la nobiltà del vitigno per un abbinamento da veri “viziosi”!
Tornando al Piemonte, la carne cruda con qualche lamella di tartufo, uno dei nostri piatti del cuore. In questo caso cercate un vino con una buona acidità e di struttura moderata come la Barbera. Mi raccontando, la carne deve essere di qualità per un risultato da perdere la testa!


TARTUFO MARZUOLO
Se pensiamo invece al tartufo bianchetto (o Marzuolo) tipologia di tartufo bianco, ma meno raro e molto meno costoso, diffuso soprattutto fra Toscana, Marche e Emilia Romagna, avremo un prodotto primaverile che si sposa benissimo con un altro protagonista dei boschi della stagione: l’asparago! E allora sbizzarritevi con un uovo in padella con contorno di asparagi, su cui cospargere generosamente il marzuolo, mentre nel calice un bianco fresco e leggermente aromatico, come un Sauvignon.

TARTUFO SCORZONE ESTIVO
Lo scorzone estivo prende il nome dal suo periodo di raccolta, da metà maggio a fine agosto all’incirca, e ha un tipico odore che ricorda il malto d’orzo con note di bosco e di nocciola. Il sapore invece è più fungino e meno persistente rispetto agli altri tartufi, per questo deve essere valorizzato in cucina con piatti semplici, mai sovrastato da spezie e sapori troppo forti.
Provate ad abbrustolire una fetta di pane e aggiungete della ricotta ovina, del miele di acacia delicato e una generosa quantità di scorzone estivo per un antipasto che abbraccia il gusto della rusticità. Invitate qualche amico per un aperitivo e portate su dalla cantina una bottiglia di un rosso gastronomico, altrettanto schietto e genuino, come un Montepulciano, un Gamay francese, un Sangiovese dell’Emilia Romagna, un Lagrein dall’Alto Adige
o un Cesanese laziale!

Avete ancora spazio per il dolce?
Ecco, se ancora non siete stufi del tartufo, provate ad affettarne qualche velo su una coppa di gelato alla crema.

La stagione del tartufo è iniziata, ma la verità è che ora sappiamo che dura tutto l’anno, sbizzarritevi tra fornelli e cantina sperimentando i vari abbinamenti, e fateci sapere cosa avete provato!
E se avete la possibilità, regalatevi due giorni di tartufo, vino e delizie! Ma attenzione: creano dipendenza!

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